sabato 24 ottobre 2015

Sessione 39

Orfani di Rhuarc e del suo bagaglio di cure, ci apprestiamo a tentare di sopravvivere pure questa settimana.
Il risveglio è dolce nel Cwncernant, dove le aquile parlano, le tigri sono grosse e i pagliericci costano come la suite presidenziale del Caesar's Palace; la natura si risveglia tutta quanta con il party, e come tutti al risveglio, o quasi, caga, nella fattispecie i cavalli cagano.
Preso dell'euforia del risveglio Alwyn, il paladino alla ricerca della propria identità sessuale, chiede al druido, nostro ospitante, dove poter trovare un "micione" da poter usare come cavalcatura, riferendosi alla tigre con i denti a sciabola che il party aveva incrociato tempo prima: la battuta sulla prostituzione maschile però la lascio a voi.
Ritrovato Membro, il fiero cavallo da guerra di Willy e schivata l'abbondante ondata di battute più idiote del solite, il gruppo si appresta finalmente a partire alla volta della Torre del Paradiso; la piccola carovana parte dunque, guidata da Rusty, in sella al secondo cavallo del gruppo, e dai due cani del ranger.
Nell'avviarci verso la Torre del Paradiso ripassiamo davanti alla grotta degli gnomi infami, trovando un numero cospicuo di cadaveri mangiucchiati; la presenza molto malvagia che Alwyn aveva percepito nella stanza che ci siamo ben guardati dall'esplorare deve aver fatto i suoi porci comodi.
Proseguendo su questo versante della montagna ci imbattiamo in quella che molto presto il party scoprirà essere una diga; velocemente escluso il piano di distruggere la suddetta lasciamo che Rusty scali la costruzione in legno per riferirci cosa vedono i suoi occhi di ranger: dalla cima della diga si notano grossi castori, capanne umane e una canoa che si dirige nella nostra direzione. Viene mandato Alwyn a contrattare pacificamente una traghettata dall'altro lato del laghetto; come al solito viene chiesto di consegnare le armi, perchè nessuno si fida di nessuno a questo mondo, ma questi pescatori non sembrano particolarmente minacciosi, dunque si accetta di buon grado.
Il gruppo però decide di separarsi per non dover abbandonare il cavalli; Rusty e Willy faranno il giro lungo a cavallo, mentre gli altri saranno scordati dai nostri Caronte versione pescatori.

Team Canoa:
Inizialmente i locali sono assai diffidenti, che avendo i Derrow come vicini è anche comprensibile, non succede praticamente nulla e alla fine di tutto le armi sono riconsegnate tranquillamente.

Team Cavallo:
I due cavalieri procedono tranquillamente, se non fosse per la presenza nell'alto dei cieli di un grosso corvo che insegue i nostri circa dal tramonto. Fattasi oramai sera spunta un grosso mastino delle dimensioni di un cavallo da dietro una roccia, alla vista del quale i cani di Rusty rimangono impietriti. Dopo un fortissimo ululato i cavalli si imbizzarriscono, Membro riesce a disarcionare Willy, nel mentre Rusty con maestria riuscira a rimanere in sella al proprio cavallo. Iniziano ad attaccare il corvo, che si rivela essere parlante e il cagnone, nel mentre dalle ombre si fanno avanti tre figure identiche che riconosciamo essere Siam, uno dei monaci di Piaz, l'infame successore del saggio Shalfi, almeno per quello che i ricordi dei monaci uccisi dalla tenda ci suggeriscono.
Willy è costretto a cadere per terra dopo aver calamitato, come suo solito, due colpi critici, nel mentre Rusty riesce ad uccidere il cagnone, il quale si dissolve. Ora è un uno contro uno; grazie alla nobile ed onorevole tattica del "mi schianto con il mio cavallo contro di te e non solo troverò le tue copie fasulle ma ti farò anche un gran male" e ad un'inedita fortuna con i dadi Rusty riesce nell'impresa, nonostante la morte della propria cavalcatura.

Recuperato Membro, Rusty scorta il moribondo Willy dagli altri compagni, dove possa ricevere cure. Dopo la password più stronza del mondo, ricordata per culo dal paladino, riusciamo anche a farci amico un monaco che ci aspetta sulla sponda del fiume, ai piedi della Torre del Paradiso.

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