sabato 24 ottobre 2015

Sessione 40

Dopo aver riposato sulla riva del fiume per tutta la notte, il party è svegliato dal buon Adley, il monaco che ci siamo fatti amico grazie alla più tonante botta di culo della storia dell'interpretazione nel gioco di ruolo; questo ci da l'infame compito di infiltrarci dentro la Torre del Paradiso, per ora occupata da Piarz, il quale è riuscito a rovesciare Shalfie, costringendolo nelle proprie stanze assieme ai libri delle profezie. Il piano è semplice, fare finta di aver bisogno del consiglio dei saggi, infiltrarsi nella torre e dare la meteora al Shalfie. Partiamo alla volta della "foresteria" della Torre del Paradiso, una torre secondaria che è anche l'unico ingresso alla costruzione principale, lasciando tutta la fauna che ci portiamo appresso da Adley.
Nella torre secondaria siamo accolti da O'Berge, il figuro addetto a prendersi cura di coloro che aspettano la chiamata dei saggi, il quale ci mostra i nostri alloggi, spartani ma confortevoli. Da notare come una volta arrivati non sia abbia comunque la certezza di quando si sarà chiamati, ma non solo, nel momento in cui sarà possibile avere udienza saremo scortati da un manipolo di guardie. Il nostro piano magicamente sembra un po' meno facile di quanto avessimo pensato.
Nella stanza comune in cui consumiamo i pasti il gruppo fa la conoscenza del mago Finkbrau (birre del discount e personaggi ancora senza nome che si fondono in una sola entità non portano mai nulla di buono), il quale è in attesa della chiamata dei saggi da ben due giorni. Nonostante ciò siamo chiamati prima noi dai saggi, per la precisione a mezzodì del secondo giorno di permanenza nella torre: veniamo scortati da ben 12 guardie gnomiche, le quali ci conducono dinnanzi a Lurg, cioè dinnanzi un corno. Ci ritroviamo in uno stanzone 15x18, senza finestre, illuminato debolmente da quattro bracieri agli angoli, dunque anche parzialmente affumicato e del saggio Lurg se ne sente soltanto la voce. Scopriamo subito come una vita di meditazione non abbia minimamente scalfito la fame d'oro di questi uomini; 3000 mo per la risposta ad una domanda; nella speranza di perdere del tempo si decide di immolare la collana di diamanti valutata 5000 mo da Willy. Questa una volta posta per terra comincia a fluttuare e a dirigersi fuori dalla stanza. Facciamo una domanda su cosa sarà di colui che possiede la cometa e dopo due minuti di silenzio ci viene detto sostanzialmente che colui che troverà la comete è destinato a ricchezza e potere; continua la sagra senza fine del grazie al cazzo che piaga il mondo fantasy.
Finito lo spiegone sull'ovvio le guardie cominciano ad intimarci di uscire, solo che Maximilian ha un'idea diversa sul da farsi e decide di esplorare gli angoli bui di questo ampio stanzone, alla ricerca di qualche passaggio segreto; la cosa porta inevitabilmente allo scontro con le 12 guardie che tanto affettuosamente ci avevano guidato fin qui. Ora, questo non è mai stato un gruppo che sia stato particolarmente in buoni rapporti con i dadi, ma il combattimento seguente è tranquillamente definibile la sublimazione del concetto: doppio 1 di Willy che con i dadi del master si prodiga nella specialità di Rusty, la rottura dell'arma. Da dietro le quinte arriva però Finkbrau, che grazie a sonno rende innocue sette 7 guardie, e dopo i vergognosi tiri di cui sopra Willy, armato di spada, Rusty e il furtivo Maximilian riescono ad eliminare le ultime guardie rimaste attive.
Legate le guardie che erano ancora vive ma dormienti si procede all'esplorazione, che porta Willy davanti ad una statua in un angolo della stanza, che vuoi per la scaltrezza del nostro, vuoi perchè il DM se l'è fatto scappare nel descriverla, pare celare un passaggi; non appena questa viene toccata dal guerriero si anima, mostrandosi per ciò che realmente è, ovvero un piccolo golem di pietra, sapete quelli danneggiabili al 100% solo da armi contundenti, tipo il martello poc'anzi distrutto. Lo scontro, lasciato a metà sancisce anche la fine della sessione, ma non prima che l'ennesimo poderoso 1 di Willy rischi di mandare in mille pezzi anche la spada lunga +1 eccezionalmente brandita dallo sfortunatissimo combattente. Per dire ha fatto un fallimento critico persino Maximilian, cosa reputata fino ad allora impossibile; stavamo per metterci a piangere. Per non farsi mancare nulla, la nostra calamita per critici preferita, alias Willy, ne prende due sulle gengive, perchè salutarsi con un 20 sul groppone è sempre un'emozione.

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